La pagliacciata di Monti, e del Pd

La pagliacciata vittimistica della Marionetta dellla Goldmann Sacks! Mario Monti, ha deciso di recarsi dal Presidente della Repubblica per comunicargli che si dimetterà dopo l’approvazione della legge di stabili In un anno di governo il nostro professore ha imparato tutti i trucchi ed i vizi della politica italiana ed ha dato vita ad una nuova sceneggiata.

Deve avere studiato a lungo il comportamento della signora Polverini che dopo aver annunziato le sue dimissioni per stanarla e staccarla dalla sua poltrona ci sono volute le ruspe ha messo in scena la sua pantomina.

Naturalmente tutti i massmedia italiani ed euroatlantici complici del Nostro a cominciare dal Corriere della Sera che dopo venti anni di fedeltà a Berlusconi ora si schiera con il Professore hanno accreditato l’ evento crisi, evento che non c’è stato.

Le crisi si svolgono in questo modo:

Il Capo del Governo si reca dal Capo dello Stato ed annunzia le sue irrevocabili dimissioni. Il Capo dello Stato ne prende atto e lo incarica degli affari correnti. Da quel momento giuridicamente il governo è dimissionario e può fare soltanto ordinaria amministrazione.

Il signor Monti ha soltanto comunicato a Napolitano che si è prestato al gioco la sua “volontà” di dimettersi. Ha fatto più o meno quello che aveva fatto il PDL con lui: gli aveva ritirato la fiducia senza però formalizzarla in modo certo e deciso.

Anche se non è mia consuetudine parlare di finanza, una cosa è certa, questo annunzio di Monti è un danno per l’Italia e ce ne accorgeremo, i mercati odiano l’instabilità come il Professore sa bene.
Quindi facendo una pre-crisi alla crisi del suo governo Monti danneggia consapevolmente l’Italia e rende un servizio al pool di Banche che lo ha installato a Palazzo Chigi.

Meschina e ruffiana la posizione di Bersani e del PD. Non è stato quello di Monti “un gesto di grande dignità” ma un siluro mandato all’Italia.

Sembrava che il percorso fosse stabilito dopo gli incontri con il Presidente della Repubblica di Alfano e poi di Monti, Bersani, Casini ed i presidenti della Camera e del Senato ed invece no. Monti ci ha ripensato e ha dichiarato non di dimettersi ma di pre-dimettersi. Ha annunziato a Napolitano ed al

Corriere della Sera con una lunga lamentosa velenosa rancorosa intervista di considerarsi umiliato dalla motivazione con la quale Alfano gli ha ritirato la fiducia ed ha attaccato Berlusconi.

Certo non è il comportamento di un buon servitore dello Stato che prende atto con serenità che uno dei partiti che finora lo ha sostenuto non ritiene più di doverlo continuare a fare ed accetta di buon grado riconoscente per l’alto onore che ha ricevuto.

No!! Monti si mostra attaccato alla poltrona e assai poco uomo di Stato. Non sappiamo che altro doveva fare per conto dei “mercati” ed è probabile che questi lo asseconderanno nella sua vendetta contro la politica italiana.

Lo spread risalirà per spiegare quale grande sciagura è per l’Italia la perdita di Monti e quindi per indurci a tenercelo a tutti i costi. Nello stesso tempo il PD che gli fa da supporter ha parlato di “grande dignità” del Professore.

Da questo punto di vista è meschina la posizione di Bersani e del PD che tra gli interessi nazionali minacciati ed i mercati si schiera con questi e quindi con Monti.

Non c’è dubbio che la destra italiana è ormai spacc

ata in due. Da un lato il populismo di Berlusconi che avendo anche un contenuto nazionale viene rigettato a livello europeo e dall’altro Monti integrato in Europa e fedele esecutore degli ordini della BCE del FMI e della UE.

Il PD è alleato con questa borghesia perchè rappresenta ceti medio alti di benestanti e tanta tanta voglia di essere legittimato dai poteri finanziari.

Parla di irresponsabilità del PDL per avere provocato la crisi. Ma proprio la settimana scorsa è stata inferta da Monti una coltellata ai la

voratori in mobilità. Non potranno rientrare nelle aziende in caso di nuove assunzioni. Non avranno alcun diritto di precedenza.

Di questo Bersani non parla e tanto-meno la CGIL. Monti viene difeso anche perchè fa questo?

Primarie e Porcellum quando pensate alle primarie come momento sublime di democrazia non dimenticate mai che colui che è stato designato da esse alla carica di Primo Ministro è segretario del partito che ha fatto in modo di rico
nfermare il porcellum con il quale andrete a votare senza potere scegliere il vostro deputato e regalando al partito che avrà il maggior numero “relativo” di voti una maggioranza del 55 per cento dei seggi… A voi “uocchi chini e man vacant”.

Vi hanno immerso nel profumo di finta democrazia che

emana dalle primarie, primarie che sono una droga massmediatica e che vi hanno consentito di “scegliere” tra cinque candidati due dei quali facevano da pali e ed un altro era in lista per favorire uno dei due pd in concorso… Sto parlando di Vendola

I PD Hanno avuto tutto il tempo necessario per dare una legge elettorale decente alla Italia. Ma per interesse di bottega, i politici, hanno privilegiato i loro interessi a discapito dell’Italia e degli Italiani….